Anna Soci e Piero Ignazi

La disuguaglianza economica è tra le principali caratteristiche distintive dei nostri tempi.
È notorio che in molti paesi avanzati solo ad una piccola parte della popolazione va la gran parte del reddito prodotto annualmente (il famoso 10%, o l’ancora più famoso 1% dello slogan di Occupy Wall Street). È forse meno noto che ben maggiore è la concentrazione della ricchezza in fasce ancora più ridotte di persone.
Questa “nuova” distribuzione delle risorse rappresenta anche una “nuova” distribuzione del potere politico? Rappresenta una sfida alla democrazia?
Il fenomeno inizia negli anni ‘80 e continua tuttora, pur con molte diversità da paese a paese. E’ dunque evidentemente legato alle profonde trasformazioni del mondo produttivo, sociale e politico, che si sono avute a partire da quegli anni. Una evoluzione del capitalismo o un suo radicale cambiamento?
Sono tendenze che si possono invertire e se sì, come?