Edward O. WilsonEdward O. Wilson

Edward O. Wilson: una Vita per la Natura

“[…] the support being given for biodiversity studies and for conservation biology is paltry—it’s a disgrace to the biological sciences. We’ve just about dropped biodiversity studies in relation to all the other environmental sciences, and we’re not pursuing it; we’re not mapping the biodiversity of the Earth nearly as fast as we should.”

“The students of biodiversity, the ones we most need in science today, have an enormous task ahead of them. Studying model species is a great idea, but we need to combine that with biodiversity studies and have those properly supported because of the contribution they can make to conservation biology, to agrobiology, to the attainment of a sustainable world. I’ve been too meek. Look at just how few spokesmen there are. It’s hard to name other people who are prominent spokesmen in this area, and we need to get the message across somehow—including through the burgeoning crowd of mathematical-model-obsessed systems ecologists who are flooding into the area. We should make it clear to them, in one way or another, that they’re going nowhere until they know what they’re studying. It’s like having a physiologist in the medical school and you haven’t got the anatomy yet, you don’t know what you’re really.”

—Edward Osborne Wilson, 29 Aprile 2015

A poche settimane dalla sua scomparsa, un incontro per ricordare e raccontare Edward Osborne Wilson, uno dei più grandi scienziati dei nostri tempi. Wilson, oltre ad essere uno straordinario Naturalista, nel corso della sua carriera ha cercato di delineare la strada verso “l’unità della conoscenza” (che lui definiva “Consilience”), indicando la necessità di un approccio multidisciplinare, multiculturale ed integrato per rispondere alle tre “Big Questions”: Cosa siamo? Da dove veniamo? Dove stiamo andando? Secondo Wilson la complessità del mondo è incomprensibile senza una visione capace di sintetizzare la conoscenza scientifica e quella umanistica.

Nell’ambito scientifico Wilson ha certamente dato il buon esempio con la sua eccezionale poliedricità, una preparazione enciclopedica, grande capacità di sintesi e visione globale che gli hanno consentito di lasciare un segno indelebile in molti campi delle Scienze della Vita con le sue intuizioni. Questo incontro tratterà di tre aspetti fondamentali di Wilson, che corrispondono ad altrettanti ambiti scientifici in cui ha dato un contributo fondamentale: Mirmecologia, Sociobiologia, Biodiversità ed Evoluzione.

INTERVENTI

Prof. Donato Grasso (Università di Parma) – “Il signore delle formiche: storia di una esplorazione scientifica”

E.O. Wilson è universalmente riconosciuto come il “Signore delle formiche”. Il mondo di questi insetti, minuti solo nelle dimensioni individuali ma grandiosi per impatto ecologico e per complessità sociale, è stato il suo campo di ricerca per tutta la vita. Un luogo magico in cui cimentarsi nella gratificante esperienza della scoperta scientifica e da cui partire nella esplorazione del mondo. Fin da bambino ne ha affrontato lo studio in modo rigoroso diventandone il massimo esperto mondiale. Le formiche sono state l’oggetto della sua passione scientifica ma anche lo strumento per mezzo del quale il giovane scienziato ha potuto travalicare il confine tra il guardare e il vedere e, partendo da due millimetri da terra, levare lo sguardo verso la complessità e i pattern di organizzazione del vivente e delle società. Le formiche sono un frammento di natura in cui è racchiusa l’intera natura e il tronco di un solo albero un luogo esotico ai confini della conoscenza intorno al quale intraprendere un viaggio non meno affascinante di quello di Magellano.

Prof. Fabrizio Ghiselli (Università di Bologna) – “Evoluzione di conflitti e alleanze: egoismo, altruismo, e selezione multilivello”

L’altruismo è uno dei fenomeni più difficili da spiegare in termini evoluzionistici (il dilemma tormentò parecchio anche Charles Darwin) ed è stato uno degli argomenti centrali del lavoro di Wilson. Egli inizialmente appoggiò la teoria della fitness inclusiva/selezione di parentela, per poi puntare sulla teoria della selezione multilivello, scatenando feroci critiche ed alimentando ulteriormente l’acceso ed annoso dibattito su quale sia l’oggetto della selezione naturale: il gene? L’individuo? La popolazione? Il gruppo?

…E se la risposta fosse “tutti quanti”?

Prof. Andrea Luchetti (Università di Bologna): “Dalla formica in giardino a metà della Terra: il viaggio di EO Wilson attraverso biodiversità ed evoluzione”

Dai campi dell’Alabama alla foresta Amazzonica, passando dalle isole di mangrovie in Florida, il contributo di Wilson allo studio della biodiversità e sulla sua conservazione è oggi universalmente riconosciuto come fondamentale. Il suo lavoro in questo contesto ha portato la biologia della conservazione nel dibattito scientifico non solo accademico ma anche al grande pubblico, culminando nel recente progetto di portata planetaria Half of the Earth. Cosa ha spinto un eccellente mirmecologo, padre della sociobiologia, ad alzare lo sguardo verso l’intera diversità della vita? Tra le sue varie riflessioni intorno al binomio biodiversità ed evoluzione, lo stupore per la resilienza della vita di fronte alla violenza della natura lo ha portato a chiedersi: quanta forza serve per distruggere il crogiolo dell’evoluzione?

Moderatore: Prof. Giovanni Capranico (Università di Bologna)

Data

28 Feb 2022
Passato

Ora

17:30 - 19:30

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