Pierluigi Musarò e Elena Lamberti

La crisi di fiducia nelle istituzioni e nella loro rappresentanza fa emergere nella società una nuova domanda di partecipazione. La stessa disaffezione nei confronti della politica – sia nella forma partito che di pubblica amministrazione – va di pari passo con nuove forme di impegno sociale e partecipazione civica, che possono essere definiti “atti di cittadinanza”. Si tratta di forme di riappropriazione dello spazio, fisico o simbolico che sia, capaci di aprire nuove prospettive sulla gestione della cosa pubblica, aumentare la solidarietà e l’inclusione, produrre dibattito pubblico che stimoli l’innovazione sociale e culturale.