Tema d'incontro proposto

Genere e Inclusività

La “teoria del gender” non esiste, con buona grazia di chi oggi la osteggia e la bandisce da scuole e organizzazioni. Esistono invece le teorie e le metodologie degli studi di genere, delle donne, queer e femministe. Esiste l’impegno sociale e culturale degli studi di genere, area di studi che ha come obiettivo una rilettura del mondo attraverso l’ottica di chi ne è stato/a escluso/a, marginalizzato/a, o di chi non rientra nelle norme ‘accettate’ e ne sostiene i diritti.  La violenza, l’odio in rete, l’esclusione, le nuove (antiche) solitudini hanno spesso una matrice di genere e ancora oggi le donne e soggetti transgender, gay e lesbiche ne sono le principali vittime.

L’inclusione, in questa prospettiva, riguarda anche uguaglianza ed equità, e comprende fattori interrelati quali, appunto, genere,‘etnia’, classe, orientamento sessuale, oggi rivisti alla luce dei più recenti fenomeni di globalizzazione e migrazione, e dei diritti LGBTQI+. Per parlare di genere occorre una prospettiva interdisciplinare. Così come politica ed economia non possono prescindere da questi aspetti fondativi, interconnessi. Ad esempio: il reddito di cittadinanza può e deve essere declinato in questa prospettiva? Tiene conto delle disuguaglianze tra donne e uomini? Di coloro che non hanno famiglia?

L’eterogeneità delle organizzazioni locali e globali, i movimenti sociali, pur nella loro diversità e a volte anche contrapposizione, i diversi tipi di femminismo e le comunità LGBTQI+ testimoniano che, al di là delle differenze, il nostro tempo (la nostra accademia e la società) ha bisogno di confrontarsi con chi richiede un urgente cambiamento, contro il ritorno di tutti i tipi di ‘inquisizione’ e il pensiero unico. Soprattutto dobbiamo ripensare il legame tra università e società, in una sinergia più forte e incisiva.

Temi correlati

Speaker: Barbara ZambelliGiovanna Cosenza e Fabrizia Grepioni

La segregazione verticale che impedisce alle donne di raggiungere posizioni di vertice e responsabilità in ambito professionale è fatta di barriere invisibili che impediscono o complicano la crescita in ambito professionale delle lavoratrici, barriere che costituiscono il cosiddetto “soffitto di cristallo”. La sottorappresentazione femminile è particolarmente evidente nei settori delle cosiddette materie STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Matematica). La difficoltà delle donne ad emergere professionalmente, rispetto alla componente maschile della società, ha perlopiù un’origine culturale e sociale, fatta di stereotipi, che si ripercuotono sull’organizzazione della famiglia e del lavoro.

Speaker: Raffaella Sette e Sandra Sicurella

L’incontro ha l’obiettivo di presentare un fenomeno trasversale, spesso non riconosciuto dagli stessi protagonisti, che si annida nell’ambito domestico. Attraverso la presentazione di studi e ricerche si delineeranno i contorni di alcune forme di violenza, agite dai figli nei confronti dei genitori, con l’obiettivo di fornire alcuni strumenti utili al riconoscimento e all’acquisizione di consapevolezza rispetto all’esistenza di tale fenomeno.
Le parole chiave del tema proposto mettono in evidenza lo stretto legame che c’è tra i fenomeni migratori e l’impatto che essi generano nelle popolazioni migranti e in quelle ospitanti/accoglienti. Senso di appartenenza, o estraneità, ad una popolazione, ad un territorio, ad una nazione, senso di proprietà o di alienazione di beni materiali e immateriali, sottolineano il concetto di identità e dei conflitti che possono derivare dalla sua perdita.

Speaker: Pina Lalli e Chiara Gius

Sempre più spesso anche nella cronaca sentiamo parlare di violenze contro le donne, fino al caso della violenza estrema, il femminicidio. Di recente il parlamento europeo ha proposto di inserirle tra gli “eurocrimini”, proprio per sottolineare l’urgenza di intervenire per contrastare il fenomeno. Quanto hanno a che fare tali violenze con i nostri pregiudizi su come ci si aspetta si debbano comportare le donne e gli uomini? Ci sono ancora oggi disuguaglianze fra i ragazzi e le ragazze? Ci sono servizi adeguati a cui potersi rivolgere per un aiuto?

Speaker: Laura MercoliniRoberto MandrioliMichele ProttiLuca Ferrari e Roberta Biolcati

Studiosi dell’area scientifica e umanistica si incontrano e si confrontano sul tema sempre attuale, ma in continuo cambiamento nelle molteplici forme e manifestazioni, del consumo di sostanze stupefacenti e alcool.
Il patrimonio culturale è al centro della scena, oggi tutti ne parlano e pretendono di esserne esperti. A parole tutti lodano il valore della cultura e dei canali con cui si tramette: i beni ‘materiali’ – oggetti, monumenti, opere artistiche – e i beni ‘immateriali’ – tradizioni, culture e altre forme ‘intangibili’. Ma quando un oggetto o una tradizione diventa ‘bene’ culturale? perché una società attribuisce ad essi un valore che richiede cura, tutela, restauro, valorizzazione?

Speaker: Simone Tuzza ed Elisa Begnis

Il tema presentato si articola intorno all’istituzione polizia e al suo rapporto con i cittadini. La proposta prevede un viaggio alla scoperta di tale organizzazione, spesso percepita in modo ambivalente dalla popolazione, per scoprirne insieme mandato, ruoli e limiti. Passando dal mantenimento dell’ordine pubblico alla gestione della sicurezza urbana, verranno approfondite, attraverso il dialogo con gli studenti, le credenze sul ruolo della polizia e sul suo operato.

Speaker: Roberto Battistini e Luca Mantecchini

Durante il XX secolo la ricerca sui sistemi di trasporto e sulle loro interazioni con i sistemi socioeconomici, territoriali e ambientali ha messo in luce come essi rappresentino rilevanti catalizzatori di sviluppo socioeconomico, ma allo stesso tempo anche rilevanti generatori di diversi effetti negativi: dalla congestione delle città alle diverse forme di inquinamento, dall’incidentalità al consumo delle risorse energetiche.

Speaker: Luca JourdanBarbara Cavalazzi e Pierluigi Musarò

ParliamoneOra propone una riflessione aperta sulla percezione dell’Africa, continente poco conosciuto e spesso malinteso eppur così vicino e così importante. Lo fa attraverso la testimonianza di studiosi e ricercatori e ricercatrici dell’Università di Bologna che in Africa fanno ricerca in campi e settori diversi. L’obiettivo è quello di fornire elementi utili a costruire un discorso moderno sull’Africa al di là degli stereotipi comunicativi o delle consuetudini retoriche.

Speaker: Francesca Rescigno, Giacomo Giorgini Pignatiello

L’eguaglianza è un prisma dalle tante facce, non possiamo parlare di donne, politica, istituzioni, religione, laicità, disabilità, pluralismo se non conosciamo l’uguaglianza. Uguaglianza non significa appiattire le differenze ma trattare in modo uguale ciò che è uguale, e in modo diverso ciò che è differente.