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Il ruolo dell’impulsività e del delay discounting nel rispetto delle misure di contenimento del COVID-19 da parte degli studenti universitari

studentessa universitaria

La pandemia da SARS-Cov-2 ha spinto i governi di gran parte dei paesi ad adottare misure di protezione della salute pubblica di tipo non sanitario che hanno sollecitato gli individui a modificare i loro comportamenti. Tra queste, il mantenimento della distanza fisica tra sé e gli altri, il rispetto di rigorose norme di igiene e l’uso delle mascherine. Queste misure generano situazioni nuove per gli individui, chiamati a scegliere tra azioni che la pandemia ha reso rischiose, come incontrare gruppi di amici, o restare chiusi in casa. Mentre la possibilità di incontrare amici genera una immediata gratificazione sociale, restare in casa produce un beneficio di lungo periodo rappresentato dalla tutela della propria salute e dall’appiattimento della curva epidemiologia. La scelta tra gratificazione immediata e beneficio di lungo periodo è solitamente influenzata da un preciso tratto della personalità degli individui: l’impulsività. Il delay discounting, cioè la tendenza a preferire una ricompensa più piccola subito anziché una ricompensa maggiore in un periodo successivo è un aspetto tipico della personalità degli individui impulsivi. Nel pieno di un fenomeno pandemico, individui particolarmente impulsivi e con elevato discount rate tenderanno verosimilmente a manifestare una maggiore propensione a violare le misure di sanità pubblica adottate dai governi e saranno dunque più esposti alla possibilità di essere infettati e diffondere a loro volta il virus.

Uno studio, al quale ho avuto l’opportunità di partecipare, condotto da un gruppo internazionale e interdisciplinare di studiosi su un campione di 6795 studenti iscritti a università di sette paesi europei, ha analizzato la relazione tra impulsività e rispetto delle raccomandazioni governative in materia di distanziamento sociale e rispetto di specifiche norme di igiene. Il gruppo di lavoro – composto da psicologi, economisti e economisti manageriali – ha distribuito un questionario online alla fine del mese di aprile del 2020 (settimane 17-19) tra gli studenti universitari di dieci paesi, utilizzando per l’articolo qui sintetizzato (Wismans et al., 2021) i dati relativi a sette di questi: Belgio, Francia, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Portogallo e Svezia. Per l’Italia l’indagine è stata condotta, grazie alla disponibilità dei coordinatori, presso studenti di alcune lauree e lauree magistrali della Classe di Scienze Economiche e della Classe di Scienze Statistiche. I risultati dell’analisi di regressione confermano la relazione negative attesa tra impulsività – misurata utilizzando la Scala di Impulsività di Barratt (BIS-brief; cfr. Steinberg et al., 2013) – e i due tipi di raccomandazione governativa presi in considerazione nell’articolo, il mantenimento della distanza fisica tra sé e gli altri e il rispetto di rigorose norme di igiene. Inaspettatamente, è stata trovata una associazione positiva tra discount rate

e rispetto di entrambe le misure di contenimento. Come controllo di robustezza, si è successivamente replicata l’analisi di regressione ricontattando otto mesi più tardi gli studenti che avevano partecipato alla prima indagine in Belgio, Paesi Bassi e Portogallo. I risultati evidenziano la stabilità della relazione negative tra impulsività da un lato e distanziamento sociale e igiene dall’altro, ma confermano anche, sia pure non allo stesso livello di significatività, la relazione positiva tra discount rate da un lato e distanziamento sociale e igiene dall’altro.

In conclusione, l’impulsività è confermata essere un importante predittore del rispetto delle misure di contenimento di un evento pandemico. Circostanze eccezionali, come il carattere del tutto inatteso della pandemia da SARS-Cov-2, sembrano tuttavia condurre anche individui con spiccata propensione a preferire una ricompensa più piccola subito anziché una ricompensa maggiore in un periodo successivo (elevato delay discounting) al rispetto di tali misure.

Riferimenti bibliografici
Steinberg, L., Sharp, C., Stanford, M. S., & Tharp, A. T. (2013). New tricks for an old measure: The development of the Barratt Impulsiveness Scale–Brief (BIS-Brief). Psychological Assessment, 25(1), 216;
Wismans, A., Letina, S., Wennberg, K., Thurik, R., Baptista, R., Burke, A., Dejardin, M., Janssen, F., Santarelli, E., Torres, O., Franken, I. (2021). The role of impulsivity and delay discounting in student compliance with COVID-19 protective measures. Personality and Individual Differences, 179(1), 110925.

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